Un Viaggio nel cuore del pianoforte jazz italiano

In un mondo dove la musica trascende confini e culture, la bistrattata scena jazz italiana mostra grande fervore creativo. È con piacere e anticipazione che presentiamo una playlist straordinariamente curata, che funge da vetrina per alcuni dei più brillanti pianisti jazz contemporanei italiani, noti e (volutamente) meno noti. Questa selezione non è solo un viaggio attraverso le note, ma una vera e propria immersione nelle profondità dell'anima jazzistica italiana al di là dei soliti, e bravissimi, nomi noti (che sono comunque ben presenti). I brani selezionati sono gemme scintillanti, ciascuna riflettendo sfaccettature diverse della scena italiana.

  • "Silk Threads" - Enrico Pieranunzi: Pieranunzi, un maestro nel tessere insieme jazz e influenze classiche, apre questa playlist con "Silk Threads", un brano che fluisce con una ricchezza melodica e complessità armonica, invitando gli ascoltatori in un mondo di pura bellezza sonora.
  • "Cosa sono le nuvole" - Rita Marcotulli: Segue poi la delicata sensibilità di Rita Marcotulli, il cui tocco pianistico trasforma "Cosa sono le nuvole" in una meditazione profonda, quasi un dialogo intimo tra l'artista e il suo strumento.
  • "Monk's Dream - Live" - Franco D'Andrea: D'Andrea, poi, prende un classico del jazz e lo reinventa in "Monk's Dream - Live", un'esibizione che dimostra come il jazz sia sempre un'opera in evoluzione, un linguaggio in continua espansione.
  • "My foolish heart" - Dado Moroni: Dado Moroni, insieme a Jesper Lundgaard e Lee Parson, ci porta in un viaggio attraverso "My foolish heart", un brano che si snoda attraverso atmosfere intense e toccanti, mostrando la maestria improvvisativa di Moroni.
  • "Specchio di poppa" - Antonello Salis: Antonello Salis, accompagnato da artisti eccezionali, in "Specchio di poppa" cattura l'essenza dell'improvvisazione jazzistica, un flusso creativo che sembra quasi tangibile.
  • "Birdsong" - Stefano Bollani: "Birdsong", eseguito dal trio Rava, Bollani e Motian, è un'esplorazione lirica e atmosferica, un brano che si muove tra sogno e realtà, evocando immagini e sentimenti con ogni nota. L'album, va segnalato, è a nome di Rava, ma ci piace segnalare anche il pianismo di Bollani (che certo non ha bisogno del nostro, insignificante, supporto).
  • "Nin" - Roberto Tarenzi: Tarenzi, con Deidda e Pistolesi, presenta "Nin", un'esibizione che bilancia abilmente composizione e improvvisazione, un equilibrio che pochi riescono a mantenere con tale grazia.
  • "Jerusalem" - Sade Mangiaracina: Mangiaracina, in "Jerusalem", esplora paesaggi sonori raramente battuti, creando un mondo sonoro che è sia suggestivo che profondo, un invito a viaggi inaspettati.
  • "Au Revoir" - Enrico Zanisi: Zanisi, un giovane talento del panorama jazz italiano, offre in "Au Revoir" un pezzo che è al tempo stesso fresco e lirico, una testimonianza della continua evoluzione del jazz.
  • "Evidente" - Domenico Sanna: Sanna, infine, chiude questa selezione con "Evidente", una performance che brilla per la sua modernità e tocco distintivo, un perfetto finale per questa esplorazione musicale.

Questa playlist non è solo un ascolto; è un'esperienza. Ogni brano è un capitolo di una storia più ampia, quella di un genere che continua a evolversi e sorprendere. E, come in ogni buona storia, c'è sempre spazio per l'inaspettato. Pertanto, tenete gli occhi (e le orecchie) aperti per la sorpresa, foriera di ulteriori esplorazioni musicali.

Per ascoltare e immergervi completamente in questa esperienza sonora, seguite il link alla playlist. Buon ascolto!

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