Best of Jazz Agosto 2021 - proposte e micro-recensioni

 Come di consueto, di seguito alcune micro-recensioni e proposte per i vostri ascolti di produzioni Jazz italiane, ma non solo, per il mese di Agosto 2021. Nonostante la calura estiva, questo mese troviamo interessanti ed originali novità, da ascoltare con attenzione.

Iniziamo con l'album "Unscientific Italians play the music of Bill Frisell" degli, appunto, Unscientific Italians. L' ampio ensemble riunisce Mirco Rubegni e Fulvio Sigurtà alle trombe e flicorni, Filippo Vignato e Federico Pierantoni ai tromboni, Cristiano Arcelli al sax alto, sax soprano e clarinetto basso, Piero Bittolo Bon al sax alto e clarinetti, Francesco Bigoni al sax tenore, clarinetto ed elettronica, Rossano Emili al sax baritono e clarinetto basso, Alfonso Santimone al piano, live electronics e clarinetti, Danilo Gallo al contrabbasso e Zeno De Rossi alla batteria. Il disco, edito dalla etichetta Hora Records, è un operazione molto intrigante. Omaggia la musica originale di Bill Frisell e, nonostante il contesto sonoro decisamente diverso, mantiene lo spirito dei brani in modo molto originale. Se mi perdonate la metafora, sembra un quadro di Arcimboldo, che con elementi originali e "diversi" crea un insieme ben riconoscibile. Da ascoltare, magari iniziando da "Probability Cloud", brano del quale propongo, nella playlist che chiude questo post, sia la versione degli Unscientific Italians che l'originale di Frisell.

Continuiamo la rassegna con "Cyclic signs", di Enrico Morello, brillante batterista romano, elemento fondante del quartetto di Enrico Rava dal 2014. L'autore sottolinea due aspetti fondamentali di questo lavoro: l’orchestrazione ed il timbro. L'orchestrazione si articola dall'intreccio di strumenti monodici che, insieme, determinano lo sviluppo armonico di brani in un tessuto timbrico acustico sapientemente scolpito. I suoi compagni di viaggio sono Matteo Bortone al contrabasso, Francesco Lento alla tromba e Daniele Tittarelli al sassofono. Possibile punto di partenza per l'esplorazione di questo notevole lavoro, potrebbe essere il brano "Persephone's Dance", secondo brano dell'album, per poi proseguire in un percorso che ne tocchi tutte le composizioni, ne vale la pena.

Per finire, proponiamo "In-Equilibrio". Il titolo è quasi un programma di lavoro. In-Equilibrio, come qualcosa stabile, ben equilibrata? Forse no, il trattino ci suggerisce In-equilibrio, come inatteso - non atteso, incontestabile - non contestabile, forse in-equilibrio come non equilibrato? Emiliano D’Auria, valente ed originale pianista marchigiano, mette in cantiere questo intrigante lavoro in collaborazione con Luca Aquino alla tromba, flicorno e trombone, Giacomo Ancillotto alla chitarra, Dario Miranda al contrabbasso ed Ermanno Baron alla batteria. Ascoltiamo i brani, e vediamo dove ci portano. Sono abbastanza variegati, con una tensione tra la necessità di tenere un filo conduttore e la libertà di andare dove ti porta la musica, nel momento. Ecco - magari esagerando nel semplificare - questo potrebbe essere uno tra i vari fili sottili tra equilibro ed in-equilibrio che questo album ci propone. Dove iniziare ad ascoltarlo? Difficile scelta, magari da "The Call of Water" composizione originale e piacevolmente spiazzante.

Di seguito la ricca playlist MGL - Best of 2021 August Jazz che include i brani proposti sopra e molti altri.

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